Depressione, parliamone!
Cos’è e da cosa deriva?
I disturbi depressivi sono caratterizzati da umore stabilmente triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive, che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento della persona nella sua vita quotidiana. Non esiste un’unica causa, in quanto la presenza di questo disturbo include una componente ereditaria, fattori di origine psicologica e sociale, modificazioni a livello dei neurotrasmettitori ed alterazioni della funzione neuroendocrina. Il nostro umore è generalmente flessibile: quando viviamo eventi o situazioni piacevoli, esso flette verso l’alto, mentre flette verso il basso in situazioni negative e spiacevoli. Chi soffre di depressione non mostra questa flessibilità, perché il suo umore è costantemente flesso verso il basso, indipendentemente dalle situazioni esterne. Non a caso, dunque, chi presenta i sintomi della depressione mostra frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza e non riesce a provare piacere nelle comuni attività quotidiane. Le persone che soffrono di depressione, vivono in una condizione di costante malumore, con pensieri negativi e pessimisti circa sé stessi, gli altri ed il proprio futuro.
Sintomi caratteristici
I sintomi della depressione più comuni sono citati dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM). Tra i principali troviamo la presenza di umore depresso e la perdita di piacere o interesse. Inoltre possono essere presenti perdita di energia, senso di fatica, difficoltà nella concentrazione e nella memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), mancanza di desiderio sessuale e dolori fisici. A queste manifestazioni si aggiungono i vissuti emotivi tipici della depressione; le emozioni maggiormente sperimentate da chi ne soffre sono l’angoscia, la disperazione, l’insoddisfazione, il senso di impotenza, la perdita della speranza e il senso di vuoto. I sintomi cognitivi tipici, riguardano invece la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, la ruminazione (restare a pensare costantemente al proprio malessere e alle possibili ragioni), l’autocriticismo e l’autosvalutazione, il pensiero catastrofico e il pensiero pessimista. I comportamenti che contraddistinguono la persona depressa sono, infine, l’evitamento delle persone e l’isolamento sociale, i comportamenti passivi, le frequenti lamentele, la riduzione dell’attività sessuale e i tentativi di suicidio.
Quando si presenta?
I disturbi depressivi possono manifestarsi a qualunque età, ma si sviluppano tipicamente intorno alla media adolescenza, anche se è molto comune anche l’esordio in età più avanzata.
Qualche dato
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) individua nella depressione la prima causa di malattia e disabilità nel mondo. Dai dati attuali sappiamo che in Italia la pandemia ha quintuplicato i casi di depressione. Oltre 3 milioni di persone in Italia manifesta sintomi depressivi e si stimano, nei prossimi mesi, fino a 150.000 casi di depressione in più. Nel corso della pandemia il 16,5 % della popolazione ha manifestato sintomi di depressione, ma fra i più giovani si sale al 34,7%.
Demoralizzazione e lutto
La parola depressione è spesso usata per descrivere l’umore deflesso o scoraggiato che deriva da situazioni critiche (es. disgrazie economiche, calamità naturali, serie patologie) o perdite (es. morte di una persona cara). Tuttavia, esistono notevoli differenze tra la depressione e l’umore tipico che può insorgere nelle situazioni appena descritte. I sentimenti negativi di demoralizzazione e dolore, a differenza di quelli della depressione, hanno caratteristiche differenti. Innanzitutto si verificano in “onde”, che tendono ad essere legate a pensieri o ricordi dell’evento; si risolve quando le circostanze o gli eventi migliorano; può essere intervallato da periodi di emozioni e umore positivi ed, infine, non sono accompagnati da sentimenti pervasivi di inutilità e disgusto di sé. L’umore “abbattuto” di solito dura giorni piuttosto che settimane o mesi e i pensieri suicidari, così come la prolungata perdita del funzionamento personale sono molto meno probabili. Tuttavia, gli eventi e i fattori stressanti che causano demoralizzazione e dolore, possono anche determinare un episodio depressivo maggiore, in particolare nelle persone più vulnerabili o predisposte.